Le parole dello chef freddano tutti: “Cuocere a fuoco spento non serve a niente”

La questione della “cottura a fuoco spento” si sta facendo sempre più intrigante: arriva la risposta del famoso chef.

chef contro nobel
Lo Chef ha dubbi sui metodi del Premio Nobel Parisi

L’aumento del prezzo del gas ha scombussolato i piani degli italiani che stanno trovando modi sempre più variegati per cercare di risparmiare qualche euro sulla bolletta a fine mese. Una delle soluzioni più in voga dell’ultimo periodo è quella di spegnere i fornelli durante la cottura della pasta che ha fatto nascere una vera e propria discussione sul web alla quale sono intervenuti anche esperti del settore.

Il primo a sostenere questo espediente è stato Giorgio Parisi, fisico romano che ha conquistato il Premio Nobel nella sua disciplina nel 2021. Il professore aveva riportato qualche giorno fa sul suo profilo Facebook un suggerimento dedicato a tutti gli italiani per risparmiare gas durante la cottura della pasta: “Dopo aver portato l’acqua a ebollizione buttate la pasta e aspettate 2 minuti… poi si può tranquillamente spegnere il gas, basta usare un coperchio e calcolare un minuto circa in più. Almeno 8 minuti di risparmio di gas […] Penso che la cosa importante sia usare il coperchio sempre. Dopo che bolle se si lascia a fuoco bassissimo con il coperchio si consuma poco. Idem se si spegne del tutto”.

La tesi di Parisi è stata poi confermata successivamente anche dal famoso professore di chimica Dario Bressanini, molto conosciuto sul web per i suoi contenuti social, che addirittura nel 2017 aveva anticipato le parole del fisico Premio Nobel: “Molte persone pensano che l’ebollizione dell’acqua sia una condizione assolutamente necessaria per poter cuocere la pasta, ma già Thompson intuì che questo non è vero. La cottura del cibo infatti dipende solo dalla temperatura raggiunta, e non dal fatto che l’acqua stia bollendo o meno“.

La risposta dello chef: “Cottura a fuoco spento? No, meglio a freddo”

Nonostante le parole convincenti dei due scienziati sostenute da basi scientifiche accurate, c’è anche chi non è d’accordo con i suggerimenti forniti da Parisi e Bressanini. Il famoso chef Antonello Colonna è stato intervistato di recente sostenendo che spegnere i fornelli durante la cottura della pasta non è una soluzione efficace, ma suggerisce un’alternativa migliore.

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Cottura a fuoco spento? Lo chef non ci sta | FOTO ANSA.IT

Il 66enne cuoco romano, infatti, suggerisce la cosiddetta “cottura a freddo“: “Questa soluzione nei ristoranti di alto livello non può andare, perché se cotta così la pasta assume una texture gommosa […] Meglio partire dalla cottura a freddo; si prende una pentola, per ogni etto di pasta si mette un litro d’acqua, poi si mette sul fuoco. Man mano che l’acqua si scalda, con un mestolo si toglie”. Successivamente dà un suggerimento anche per risparmiare sulle bollette: “Probabilmente la risposta a questa crisi energetica, al caro bollette, è il ritorno al fuoco […] e quindi brace, appunto, ma anche cotture in pentole come il paiolo“.

In fin dei conti sia la soluzione sostenuta da Giorgio Parisi che quella dello chef Antonello Colonna sono ugualmente valide: la prima per risparmiare prepotentemente sul consumo del gas, la seconda per ottenere una buona e gustosa pasta con un espediente diverso.

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