Fate attenzione a quel che vi arriva sul cellulare quando siete in giro! Potreste confondervi!

La funzione Aidrop dell’iPhone consente di inviare messaggi e file a tutti i cellulari presenti nei dintorni del dispositivo.

Sebbene possa trattarsi di un utile strumento per condividere con i presenti delle informazioni o dei contenuti di rilievo, è pur sempre possibile che questo servizio possa altresì essere utilizzato per diffondere agli sconosciuti dei virus o delle altre minacce.

attenzione a quello che ti arriva sul cellulare
Prestate attenzione a quello che vi arriva sul cellulare

Proprio per questo motivo di recente alcuni esperti di sicurezza informatica hanno invitato gli utenti dei servizi di telefonia mobile a non accettare alcuna richiesta di invio di informazioni o di file con la funzionalità Airdrop, disattivando il Bluetooth laddove non serva e, in ogni caso, non aprendo richieste di questo tipo.

Dalle bravate ai virus, i tanti utilizzi distorti dell’Airdrop

Insomma, se è vero che l’Airdop avrebbe dovuto costituire una buona modalità alternativa per scambiarsi informazioni tra persone che condividono uno stesso spazio, è anche vero che le cronache più recenti ci informano che sono numerose le volte in cui questo strumento è stato utilizzato in maniera distorta.

wake up
Qualche mese fa Airdrop è stato lo strumento per un brutto scherzo su un volo aereo

Probabilmente uno degli esempi più eclatanti è quello avvenuto questa estate sul volo VY1367m che da Roma Fiumicino sarebbe dovuto arrivare ad Alicante.

A un certo punto, quanto tutto era pronto per il decollo, ai 147 passeggeri è arrivato un messaggio: chi ha scelto di aprirlo si è trovato dinanzi un testo dal titolo WAKE UP WAKE UP WAKE UP seguito da parole in una lingua sconosciuta e immagini raccapriccianti che ritraevano persone incappucciate e scheletri.

Considerato che si è subito pensato a un attacco terroristico, l’aereo non è partito e il comandante ha avvisato la polizia di frontiera. Dopo le prime indagini è emerso però che si trattava di uno scherzo di un diciottenne spagnolo, che aveva scelto di sperimentare in un modo sicuramente poco intelligente la funzione Airdrop.

Bravate a parte, sono ancora più numerosi i casi in cui la funzione viene utilizzata per veicolare virus e malware, al fine di catturare informazioni personali e sensibili degli utenti…

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