Bere questa birra è molto rischioso! Non lasciarti ingannare

Sin da sempre considerata una delle bevande favorite, sia in abbinamento ai pasti che da sé. Non a caso, nell’antichità la birra, oltre che costituire la bevanda prodotta in onore delle divinità, veniva considerata come un vero e proprio bene di prima necessità; tant’è che addirittura, c’era la tendenza a stipendiare gli operai impiegati nella costruzione delle piramidi d’Egitto, proprio in birra; ogni lavoratore, più nello specifico, guadagnava 4 litri di birra al giorno.

E con il passare del tempo, l’apprezzatissima bevanda è divenuta un bene a cui un numero elevatissimo di persone fa fatica a rinunciare.

Tuttavia, contro ogni pronostico, la birra può costituire un prodotto più complesso e versatile di quanto si possa immaginare.

birra più alcolica al mondo
C’è dell’altro oltre all’amatissima bevanda alcolica

Infatti, vi è la tendenza ad associare la gradevolezza di una birra alla gradazione alcolica; tant’è che, molte birre ritenute “pericolose”, risultano particolarmente appetibili ed invogliano maggiormente alla bevuta.

Motivo per cui, tra Scozia e Germania, c’è stata una vera e propria guerra per diversi anni al primato per la birra più alcolica del mondo.

Ma a porre fine a tutte le diatribe, ci hanno pensato Lewis Shand e John McKenzie, fondatori del microbirrificio scozzese Brewmeister, ora noto come Keith Brewery LTD.

Nel 2013 è stata realizzata la Snake Venom

Snake venom la birra più alcolica al mondo
L’imbattibile veleno di serpente
Credits immagine: Hopt.it

Si tratta di una birra extra-forte (tant’è che presenta anche un avvertimento sulla sua etichetta) con una gradazione alcolica del 67,5%.

È costituita da una base di malto di torba affumicata accompagnata dal lievito di birra e di champagne, uniti a cioccolato.

Un profumo eccezionale con tocchi di luppolo, caramello, toast, frutta secca, cioccolato ed altro ancora, che fanno sì che, in termini di gusto, quest’ultima risulti per nulla amara, nonostante appunto la sua natura estremamente alcolica.

Da quel momento in poi, nessuno ha più tentato di superare questo grado alcolico. Pare infatti che i produttori del veleno di serpente, per raggiungere un livello di alcol così alto, abbiano aggiunto alla suddetta birra l’etanolo, che è alcol puro; scelta che ha di conseguenza fatto in modo che, l’aggiunta di ulteriore alcol, comporterebbe un’immediata perdita dello status di birra.

Un’esperienza del tutto singolare e da provare almeno una volta nella vita. A tal proposito, trattandosi di una birra più potente di un liquore, l’approccio alla bevanda, non può essere quello di un usuale consumo, ma dev’essere decisamente cautelare, in quanto più prossima al collezionismo.

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