Via al tesseramento. Nasce il primo sindacato per la nuova categoria imprenditoriale.

In nome della rilevante importanza che assume al giorno d’oggi nella comunicazione e nel marketing questa professione di nuova generazione, da un valore di mercato di ormai 280 milioni di euro, due giovani avvocati italiani Jacopo Ierussi (presidente) e Valentina Salonia (vicepresidente) hanno fondato un’associazione, apposita per tutelare e rappresentare i diritti di tutti i creators online attivi sulle diverse piattaforme social (siano questi ultimi artisti, imprenditori, cyber atleti, divulgatori scientifici e quant’altro).

Negli ultimi cinque anni infatti, quotidianamente il numero di instagrammer, youtuber, streamer epodcaster, è cresciuto e continua quotidianamente a crescere sempre di più.

sindacato influencer
“Ci sono sempre dei chiaroscuri nelle professioni emergenti”
Credits immagine: Assoinfluencer

Solo nel nostro Paese, gli utenti che “godono di una particolare popolarità o autorità nei confronti di un numero elevato di follower al punto da poterne influenzare il pensiero su determinate tematiche o scelte commerciali” e dunque, coloro che rivestono il ruolo di influencer, sono circa 350mila (un mercato di riferimento che, nel mondo, varrebbe fino a 14 miliardi).

Numeri che attestano che, di fatto, si sia a tutti gli effetti sviluppata una nuova categoria imprenditoriale, capace di attrarre investimenti.

Già vi era stato un tentativo di far giungere e sentire la propria voce in Parlamento. Ma adesso, con quest’associazione, i provvedimenti sono senza dubbio più concreti. 

Un primo grande obiettivo è stato raggiunto

Associazione italiana influencer
“Ci sono sempre dei chiaroscuri nelle professioni emergenti” “L’aspirazione è di fare qualcosa di diverso in un Paese ogni tanto un po’ statico”.

Infatti, Assoinfluencer, è la prima associazione italiana della creator economy, ad essere inserita nell’elenco delle Associazioni Professionali del Ministero dello Sviluppo Economico, ed ha l’obiettivo di tutelare diritti e interessi di chi lavora con i social e con le piattaforme di streaming, facendo leva sulla necessità di fare controcultura e dimostrare che la creazione di contenuti, non è esclusivamente un hobby e, a tal proposito, dev’essere tenuta in considerazione.

Grazie ad un intenso lavoro che dura ormai da diversi anni intrapreso dall’avvocato giuslavorista e dalla sua collega dello studio legale romano Salonia e Associati, è ufficialmente iniziata la campagna di tesseramento del sindacato, e promette di rivolgersi ad un amplio pubblico.

Ma questo è solo la prima, di una lista piuttosto lunga di ambizioni. Infatti, il prossimo passo, sarà il tentativo di ottenere un proprio codice Ateco di riferimento, al fine di evitare ambiguità di regolamentazione e a livello fiscale.

Impostazioni privacy